Chi potrà dir qual sia La gioia e quanta, che sgorga ognor, Dall'ineffabil Tua presenza santa O mio Signor! È la soave pace arcana e pura, Che rassicura, Che ravviva il cuor. Presso di Te, Gesù, Del mal s'acqueta La voce in me; Presso di Te, più forte È l'alma, lieta ne la sua fé. Presso di Te più bella appar la vita, Per l'infinita, dolce Tua mercé. Triste talor la terra, E malsicuro mi sembra il ciel, Sol perché T'ho negletto, E perché oscuro, Ti copre un vel Che s'io di nuovo vengo A Te, pietoso mi dà riposo L'amor Tuo fedel.