Quanto è lieve, o Re del cielo Il Tuo giogo a questo cor; La parola del Vangelo Lo compenetra d'amor. Trovo in esso la mia pace Luce e forza all'alma dà; Deh! mi schiuda a tanta face Gli occhi appien la Tua bontà. No, che il giogo Tuo pesante Agli eletti Tuoi non è; Sempre vince chi costante Usa l'armi della fé. Nella rocca Tua, Signore, Nessun mal mi colpirà: Me cadente di languore La Tua mano sosterrà. Son nascosti i Tuoi tesori Ai sapienti di quaggiù: Ma i celesti Tuoi favori Mi svelasti, o buon Gesù. Al più umil dei figli Tuoi La Tua grazia splende in cuor Tu sol ricchi far ne puoi Di tal dono, o Redentor. Io conobbi che contento Solo appieno allor sarò Che a Tua voce sarò intento, Che nel cuor l'accoglierò. Della croce sul sentiero Mi sorreggi, o mio Signor; Ond'io possa del Tuo Vero Farmi al mondo banditor.