O Signor, dal debole cuore Parte vivo il mio pregar È la voce dell'amore È dell'alma il supplicar. Sono puri e dolci accenti Che si libran verso Te Come armonici concenti. Sopra l'ali della fè. Sopra l'ali della fede A Te giunga, o buon Gesù Il pregar d'un cuor che chiede Di venir a Te lassù! Di venire a Te nel cielo Per godere eterno amor Per mirare senza velo Il celeste Tuo splendor, Per godere gioia eterna Nella santa Tua città; Ineffabile e superna Patria ricca di beltà. Per mirar del paradiso L'inarrabile candor, La dolcezza del Tuo viso O mio caro Salvator. Quell'eterna primavera Sempre in canto, sempre in fior Sola meta di chi spera Nella patria dell'amor.